Il gioco dello Stù a Montorio al...
- Una dolce pizzaLa preparazione della torta montoriese
Soffici fette di Pan di Spagna, così leggere e compatte da sembrare stoffa, si adagiano l’una sull’altra intervallate da prelibate farciture, dalla marmellata d’uva condita alla Pasta Reale di mandorle finemente tagliuzzate, per finire con la crema pasticcera. Una stratigrafia di colori e sapori, arricchita dal rosso incandescente dell’Alchermes e dalla copertura di mandorle tritate sul sottile velo di “riccio al caffè” o di glassa di zucchero, presente in ogni festa e ricorrenza: è la pizza dolce montoriese, emblema dei matrimoni e della sapienza gastronomica delle donne di casa.
“Queste sono le ricette di Norina, Fiorina, ce ne stavano, io conoscevo tutte perché avevo il forno, e poi queste signore ci tenevano a impararmi, venivano e chiedevano: «Santi’, hai segnato bene?», per paura che non ricordassi”.
Santina Ponziani, 13 dicembre 2012
La pizza dolce è la torta dei matrimoni e delle feste. In passato, prima di sposarsi, la coppia riceveva in dono dai parenti e dalle famiglie del vicinato le ingenti quantità di ingredienti necessari a realizzarla: chili di farina, centinaia di uova, latte, marmellata, mandorle o altri tipi di prodotti per le farciture. Le donne più esperte si recavano a domicilio per confezionarla secondo le procedure elaborate dalle diversificate tradizioni gastronomiche dei paesi della collina e della montagna.
A Montorio al Vomano, alle porte dell’Alta Valle del Vomano, la pizza dolce rappresenta un simbolo della pasticceria locale. Le anziane del paese hanno trasmesso la pratica in famiglia o ai forni locali, attenti a dare continuità alla creazione di questo importante prodotto dolciario, riferendosi in modo generalmente scrupoloso alle procedure e alle materie prime da sempre utilizzate. La pizza dolce di Montorio è nota in due versioni, “all’antica” e “alla moderna”, differenziate dalla farcitura: nella prima si alternano al Pan di Spagna strati di ripieno di Pasta Reale e mandorle tritate, di marmellata d’uva condita con cannella, cioccolato, mandorle tostate e triturate, scorza di limone, infine crema pasticcera; nella seconda, alla Pasta reale si susseguono il “riccio al caffè” e il “dolce Torino”, a base di burro, caffè e cioccolato. Ogni strato è bagnato con rum diluito, cosparso di scorza di limone e cannella; quello che ricopre la marmellata, al centro della torta, è inumidito anche di Alchermes, il caratteristico liquore che conferisce un acceso colore rosso al Pan di Spagna. La finitura, per entrambe, è realizzata con un sottile strato di glassa di zucchero o di “riccio al caffè” ricoperto di mandorle tritate.
Una volta completata, la pizza dolce viene legata e stretta lateralmente, affinché possa “fermarsi” senza deformarsi o cedere per il peso degli strati e delle abbondanti farciture sovrapposte; quindi è messa a riposare per circa ventiquattro ore, prima di essere servita a fette sottili.
- Il Pan di Spagna senza lievito, ingrediente di base fondamentale per la preparazione della pizza dolce.
Foto di Gianluca Pisciaroli,
Montorio al Vomano (TE), 13 dicembre 2012,
Archivio Centro Studi Don Nicola Jobbi/Bambun.Il Pan di SpagnaUna dolce pizza - Santina Ponziani compone con maestria gli strati della pizza dolce.
Foto di Gianluca Pisciaroli,
Montorio al Vomano (TE), 13 dicembre 2012,
Archivio Centro Studi Don Nicola Jobbi/Bambun.Santina e gli stratiUna dolce pizza - Gli strati di Pan di Spagna vengono accuratamente bagnati con una diluizione di aromi e liquore.
Foto di Gianluca Pisciaroli,
Montorio al Vomano (TE), 13 dicembre 2012,
Archivio Centro Studi Don Nicola Jobbi/Bambun.Aromi e liquoreUna dolce pizza - Un sottile strato di “riccio al caffè” costituisce la copertura finale della pizza dolce, sulla quale verranno poi distribuite le mandorle tritate.
Foto di Gianluca Pisciaroli,
Montorio al Vomano (TE), 13 dicembre 2012,
Archivio Centro Studi Don Nicola Jobbi/Bambun.CoperturaUna dolce pizza - Esemplari di pizza dolce ad uso nuziale in occasione del matrimonio di Mario Di Nicola e Velia Triponi, presso il Ristorante “Totò”.
Archivio Di Nicola,
Montorio al Vomano (TE), 27 giugno 1965,
per gentile concessione di Vincenzo Di Nicola.Pizza dolce e matrimonioUna dolce pizza
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La farcitura
Santina Ponziani mostra l’arte della farcitura della pizza dolce montoriese, versione classica, cosiddetta “all’antica”.
Montorio al Vomano (TE), 13 dicembre 2012.
Riprese di Gianfranco Spitilli, Archivio Centro Studi Don Nicola Jobbi/Bambun.
Montorio al Vomano (TE), 13 dicembre 2012.
Riprese di Gianfranco Spitilli, Archivio Centro Studi Don Nicola Jobbi/Bambun.
Trasmissione e salvaguardia
La pizza dolce montoriese viene prodotta in numerose occasioni, dai matrimoni alle feste, in casa e presso i tanti forni e pasticcerie presenti in paese, secondo una tradizione locale mai interrotta e notevolmente potenziata, soprattutto nell’ambito del commercio, negli ultimi decenni. Le due modalità di realizzazione, “all’antica” e “alla moderna”, sono entrambe molto richieste, così come si verifica, in genere, una scrupolosa attenzione alle procedure di realizzazione e alla qualità degli ingredienti utilizzati, come la rinomata marmellata d’uva, base essenziale del ripieno, che molti autoproducono in ambito domestico.
Alcuni forni in particolare, come il forno Ponziani, rappresentano una continuità di pratica che trae origine dalle anziane donne di casa di Montorio, le depositarie dei saperi gastronomici relativi alla pasticceria, ancora oggi richieste per la preparazione dei dolci in occasione di ricorrenze festive private. I forni di Montorio hanno contribuito, con la loro esperienza e attenzione, a diffondere l’uso della pizza dolce alla montoriese in un territorio molto più vasto del solo ambito comunale, favorendone l’affermazione extra-locale e la trasmissione delle tecniche originali di realizzazione.
Nell’ambito del progetto Réseau Tramontana, nel corso del biennio 2012-2013 sono state effettuate diverse interviste video ad alcuni protagonisti della preparazione della pizza dolce, montate successivamente in un breve filmato dal titolo Pastori e pizze dolci, proiettato in manifestazioni pubbliche e in ambito scolastico, e visionabile online in modo permanente
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